sabato 13 novembre 2010

Auguri Carolina!

Quanto tempo è passato da quando uno splendido bocciolo di rosa, Carolina, è spuntato nel giardino della vita!
Proprio oggi quel bocciolo si è trasformato in un’elegante rosa dal gambo lungo senza spine e sta diventando una donna bellissima.
La sua dolcezza conquista chiunque, la sua intelligenza le dà ottimi risultati in tutto ciò che fa e la sua tenacia la sta portando a diventare una ballerina di successo.
Carolina è la figlia di amici carissimi. Desiderata amorevolmente dai suoi genitori ed arrivata dopo tante speranze dissolte nel nulla.
Quante lacrime prima di provare la gioia immensa di veder crescere quel fiore! Ma, si sa, la vita riserva sempre delle piacevoli sorprese e, quando meno se l’aspettavano, Antonia e Massimo hanno arricchito la loro esistenza con questa splendida creatura.
Per festeggiare il suo debutto in società, Carolina ha voluto che fossi io a prepararle la torta. Quale onore!
Non ho esitato neanche un attimo. Ho accettato. Era l’occasione giusta per rappresentare quel bocciolo ed il percorso della sua vita.
L’esplosione di rose rosa simboleggia la sua età, l’adolescenza e la spensieratezza; il trascorrere del tempo rafforza il colore nel periodo della maturità diventando rosso fuoco, ed affievolisce un po’ in quello della vecchiaia. Ma sempre una bella rosa rimane, però!

BUON COMPLEANNO CAROL! Ti vogliamo tanto bene.



domenica 3 ottobre 2010

Spaghetti all'assassina



TA-DANNNNNNNNN!!!
Credevate di esservi liberati di me??
Credevate che avessi abbandonato la mia passione così...su due piedi??
No, no, no. Niente di tutto ciò!
Rieccomi qua dopo un'assenza durata parecchi mesi.
Chiedo scusa a tutti per la mia latitanza. L'anno appena trascorso è stato per me molto pesante.
Sì, sì, l'anno trascorso....
So benissimo che è ottobre e a gennaio manca ancora un bel po', ma il mio, di anno, è iniziato il 26 agosto dei 2009, giorno in cui sono stata imprigionata dalle impalcature, dalla polvere e dai calcinacci, ed è terminato il 3 settembre, cioè un mese fa.
Il mio sistema nervoso è stato messo a dura prova ed ha avuto molta difficotà nell'affrontare tutte le problematiche che il caso comporta. Così il mio cervello, vuoi per il forte stress, vuoi per il gran caldo o vuoi per le (mai più di così) desiderate vacanze, ha deciso di andare in letargo....
Poi, dalla metà di settembre, ho iniziato a frequentare l'Istituto Alberghiero di Venezia ed il tempo a mia disposizione si è ulteriormente ridotto.
Ma veniamo alla ricetta con la quale ho deciso di riprendere in mano il mio amato blog e di esprimere come meglio posso la mia passione per la cucina.
E' proprio alla Puglia, regione che adoro e che mi ha ormai adottata per le vacanze estive, a cui appartiene la ricetta con la quale partecipo al contest:


Per rispettare la tradizione è necessaria la classica padella di ferro che io ho avuto in dono dalla mia carissima amica barese Rossana.

Ingredienti per 4 persone:
320 g di spaghetti Garofalo
700 g di passata di pomodoro
2 peperoncini piccanti
3 spicchi d'aglio
olio extravergine
sale, pepe q.b
un pizzico di zucchero
ricotta marzotica grattugiata a piacere



Preparazione:
Nella padella di ferro soffriggere gli spicchi d'aglio interi, aggiungere i peperoncini a pezzetti, la salsa di pomodoro ed un pizzico di zucchero per toglierne l'acidità.
Nel frattempo scottare nell'acqua salata gli spaghetti per un paio di minuti, scolarli e trasferirli nella padella ultimandone la cottura.
Gli spaghetti dovranno assorbire bene il sugo del pomodoro fino ad asciugarsi bene e formare una crosticina croccante e deliziosa.
Impiattare ed aggiungere ricotta marzotica grattugiata a volontà.

giovedì 17 giugno 2010

Tortine di arance con sorpresa

In una delle ultime giornate di questa stagione, che tutto è stata tranne primavera, ho avuto un "Art Attack" da "voglia di qualcosa di dolce".
Apro il frigo, controllo e...cosa posso fare con del Philadelphia splalmabile, della marmellata di arance fatta in casa e dello yogurt ai cereali?
Metto in moto le papille gustative ed ecco che il mio cervello inizia ad elaborare i dati di questa ricetta che si è rivelata un successo.
Fiùùù. Meno male!





Ingredienti per 8 tortine:
220 g di farina
2 uova
65 g di olio
2 cucchiai di marmellata di arance
60 g di yogurt ai cereali
120 g di zucchero di canna
mezza bustina di lievito
un pizzico di sale
zucchero a velo q.b.
Per la sorpresa:
8 cucchiaini di Philadelphia spalmabile
4 cucchiaini di marmellata di arance



Preparazione:
In una ciotola amalgamare le uova leggermente sbattute, la marmellata, lo yogurt e lo zucchero.
Versare la farina setacciata con il lievito ed il sale tutta in una volta.
Mescolare, non eccessivamente, in modo da ottenere un composto granuloso.
Distribuire l'impasto nello stampo da muffin, imburrato ed infarinato, fino a tre quarti.
Mescolare insieme il Philadelphia e la marmellata, dividere in otto parti uguali e metterne una al centro di ogni tortina.
Coprire con l'impasto rimanente.
Infornare a 180° fino a doratura (circa mezzora).
Sformare le tortine e farle raffreddare sopra una gratella.
Spolverizzare con lo zucchero a velo





venerdì 28 maggio 2010

Lorella, detto fatto!

Proprio così, avete capito bene: "Lorella, detto fatto!"
Lunedì mattina sono approdata negli studi televisivi di Alice Tv, emittente di programmi di cucina che va in onda sul canale 416 di Sky, ospite dello Chef/conduttore Mattia Poggi.






Dopo le presentazioni e dopo essere passata per la sala trucco e parrucco (ma neanche tanto), Mattia mi accompagna in cucina e mi fa vedere dove sono sistemati i...ferri del mestiere.



Tra una spiegazione e una risata mi chiede: "Sei agitata?" Ed io: "No, per niente. Sono in cucina, il mio habitat naturale, il luogo in cui amo di più stare". "Si vede!".





Shhhh!! Tre....due...uno...Ciaaaaack!!!
Inizio la mia ricetta parlando delle caratteristiche dei nostri carciofi di laguna, piccoli e scuri, dal gradevolissimo gusto amarotico: le "castaùre", presidio Slow Food.



Mi metto all'opera spiegando, via via, tutti i passaggi per la perfetta riuscita del piatto dapprima preparando le foglie di patate...


...poi continuando con la fonduta al gorgonzola ed i carciofi .





Gli ultimi accorgimenti prima di impiattare.




Mesdames et Messieurs, les voilàààà:
"Millefoglie di patate e castraure con fonduta di gorgonzola e noci"

Sono emotivamente affezionata a questa ricetta sia per il fatto che si presenta bene ed è molto gustosa, sia perchè mi ha fatto vincere il contest di "Un tocco di Zenzero" l'anno scorso.
La scelta di questa preparazione è stata fatta proprio perchè c'è Sandra Salerno di mezzo, visto che l'ho conosciuta anni fa proprio guardando una trasmissione con Franca Ricci ad Alice Tv, da lì ho iniziato a seguire il suo blog, fino ad aprirne uno tutto mio, vincere un suo contest e andarci io, adesso, ad Alice Tv, cosa da me inaspettatissima quanto piacevole ed elettrizzante.
Quindi la ricetta doveva solo essere quella in suo onore.


Prima dei saluti di rito, io e Mattia ci mettiamo a parlare di un argomento che mi interessa particolarmente: la pasta madre.
A quanto pare la cosa gli piace molto..
Mentre gli spiego minuziosamente tutti i passaggi, mio marito mi chiama portandomi di colpo alla realtà: "Se non ci sbrighiamo perdiamo l'aereo"...




Ciao Mattia, ciao Paola, ciao Federica e ciao a tutti. E' stata un'esperienza che non dimenticherò mai, grazie per avermi dato l'opportunità di viverla.



Ah, le telecamere? E chi le ha viste? Ossia ne avevo due davanti a me ed un'altra a destra di lato, ma sono andata da Mattia per cucinare e non per esibirmi, quindi è come non ci fossero proprio state.
Un'ultima cosa da dire a Mattia, anzi da ripetergliela: sei bello come il sole, molto più bello dal vivo che in televisione e sei simpatico, carino, educato...insomma chi più ne ha, più ne metta.
Ricordati che ci siamo dati appuntamento. Mattia: l'hai detto, ora lo devi fare! :)))
P.S. La trasmissione va in onda domani alle 7.30 con repliche alle 15.30 e alle 20.30






venerdì 30 aprile 2010

Tortine cappuccino per Chef Sans Frontières

Arrivo agli sgoccioli anche a questo contest, da oggi in poi...chiamatemi Cenerentola!
Il fatto è che in questo periodo non ho proprio voglia di preparare dolci, sono a dieta, ma avevo dato la mia parola che ci sarebbe stato anche il mio contributo e non potevo non mantenerla.
Quindi ho preparato queste tortine al caffè con impasto meringato in superficie che dia l'idea della schiuma del latte ed un impasto più chiaro sul fondo per simulare lo zucchero....







Ingredienti per 12 tortine:
230 g di zucchero
210 g di farina
40 g di fecola
100 g di panna acida
120 g di burro fuso e raffreddato
110 d di latte
4 uova
6 cicchiaini di caffè solubile
mezzo cucchiaino di maizena
un pizzico di sale





Preparazione:
Scaldare subito il forno a 170° ed imburrare gli stampini.
Mescolare 100 g di zucchero con la maizena.
Separare gli albumi di due delle uova e montarli a neve con una frusta.
Incorporare lo zucchero e la maizena e montare fino a che si otterrà una meringa lucida ed omogenea.
Setaccciare le farine con il lievito ed aggiungere un pizzico di sale.
In un altro recipiente mescolare lo zucchero restante con la panna acida, il burro, ed il latte; aggiungere i tuorli e le uova e, per ultima, la miscela di farina.
Mescolare delicatamente.
Mettere da parte cinque cucchiaiate di composto ed incorporare, nel rimanente, due cuchiaini di caffè solubile.
Versare un cucchiaino di questo impasto in ogni stampino
Alla pasta rimasta incorporare gli altri quattro cucchiaini di caffè e dividere negli stampini.
Nell'impasto messo da parte incorporare delicatamente la meringa ed aggiugere questa massa sulle tortine per dare l'effetto della schiuma del cappuccino.
Infornare per una ventina abbondante di minuti.
Prima di sformarle aspettare 5 minuti, poi metterle a raffreddare su una gratella.






Con questa ricetta partecipo al contest a sostegno di "Chef Sans Frontières"

giovedì 29 aprile 2010

Il mio regno, il mio spazio prezioso: la mia cucina per il 1° Giveaway di Fragola & Limone

Questo è il mio regno.
E' la stanza in cui passo gran parte della mia giornata, la stanza dove mi sbizzarrisco, la stanza dalla quale escono le mie creazioni, la stanza che preferisco: la mia cucina.
Diciamo che non la amo in modo particolare perchè non è fatta a mia "immagine e somiglianza", non l'ho scelta io, è la cucina di un'altra casa che abbiamo dovuto adattare.
Mi mancano degli spazi che prima c'erano, ma non importa, mi rifarò più in là....spero!

Ora vi faccio fare un giro circolare.

Quando si entra la si vede così:



Nella nicchia a sinistra c'è la colonna forno elettrico e microonde





Il microonde è nascosto da una porta basculante in vetro.


Ecco l'altro lato (notare i tubi innocenti davanti alla finestra....)



Questo è l'angolo opposto a quello della seconda fotografia



Mi scuso per la qualità delle foto, ma, come si può intravedere dalle finestre, ho l'impalcaura ancora tutt'intorno ed ho dovuto ritoccarle e schiarirle, oltre a fotografarne alcune col flash, altrimenti sarebbero state tutte buie.
Colgo l'occasione per scusarmi con tutti se ultimamente non sono molto presente, ma questi lavori, dopo 8 mesi di "prigionia", mi stanno logorando i nervi.
Meno male che siamo agli sgoccioli e poi ritornerò a trovarvi come una volta.
Bacioni a tutti.


Ci voleva il 1° Giveaway di Sarah per farmi risvegliare dal letargo....

giovedì 8 aprile 2010

Terrina di agnello con verdure al profumo di lime

Finalmente ci sono riuscita!
A far cosa? - direte voi - Ma a festeggiare la Pasqua con l'agnello, no?
Mai e poi mai mi era successo, nè a casa dei miei, perchè a mio padre non piaceva, nè in quella mia perchè mio marito non vuole sentire neanche l'odore.
Come fare, allora? Come si può ovviare? Cosa mi devo inventare per fargli cambiare idea?
Eureka!
Ma una terrina con le verdure! Che altro?
Il risultato è stato sorprendente; persino i ragazzi hanno gradito il modo originale con cui ho preparato il... "coniglio" :-/
A volte le bugie vanno dette. Eccome se vanno dette....







Ingredienti:
600 g di polpa di agnello tagliata a dadini
100 g di piselli
1 patata media
1 carota grande
1 costa di sedano
200 g di pancetta affettata
3 uova
50 g di parmigiano grattugiato
2 scalogni
1 bicchiere di vino bianco
1 lime
olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.

Preparazione:
Imbiondire uno scalogno tritato in un po' d'olio e rosolarvi la dadolata di agnello.
Deglassare il fondo di cottura col vino bianco e proseguire fino a che il liquido non sarà evaporato.
Tagliare le verdure e la patata a brunoise e sbianchire il tutto con i piselli per qualche minuto in acqua bollente salata.
Imbiondire l'altro scalogno in un po' d'olio e saltarvi le verdure, aggiungendo un po' d'acqua di cottura se necessario.
In una ciotola sbattere le uova, aggiungere il parmigiano, la scorza grattugiata di mezzo lime, l'agnello, aggiustare di sale e pepe e mescolare bene.
Foderare con la pancetta, lasciandola fuoriuscire, uno stampo rettangolare 25x11, versare il composto, livellarlo bene, ripiegare la pancetta in modo da coprirlo bene del tutto,
Adagiare lo stampo in una teglia con dell'acqua e mettere il bagnomaria in forno a 180° per 40 minuti.
Lasciar raffreddare ed affettare.


Con questa ricetta partecipo al contest:


lunedì 15 marzo 2010

Pasticciotti leccesi

Il pasticciotto nasce nel 1745 a Galatina dalla tipica bottega pasticciera della famiglia Ascalone, durante le festività di San Paolo, guaritore delle tarantate. Nicola Ascalone si arrovella per inventare una novità che possa risollevare la critica situazione economica della bottega e tra una torta e un dolce si ritrova un impasto e un po' di crema che non sono sufficienti per cuocere un'altra torta. Decide allora di utilizzare questi resti ponendoli in un piccolo recipiente di rame facendone una piccolissima torta di crema che lui stesso definisce un pasticcio, ma lo mette ugualmente nel forno e regala ancora caldo il pasticcio a un passante. I complimenti e le lodi si sprecano. Il pasticcio è veramente ottimo e l'uomo ne vuole qualcuno da portare in famiglia. Nasce così il pasticciotto de Lu Scalone. Il successo è immediato e la voce si sparge in provincia. Sono passati 260 anni, il pasticciotto è ormai un dolce tipico del Salento. La città di Lecce lo ha riconosciuto come dolce tipico leccese.







Ingredienti per la frolla:
200 g di farina
100 g di zucchero semolato
75 g di strutto
25 g di burro
1 uovo
1 pizzico di sale
1 pizzico di bicarbonato per dolci

Ingredienti per la crema:
500 g di latte
3 tuorli
50 g di farina
120 g di zucchero
semi di vaniglia

albume per spennellare
(Con queste dosi vengono una decina di pezzi)





Preparazione:
Preparare la frolla, impastando prima la farina con lo strutto ed il burro, aggiungere lo zucchero, il pizzico di sale e l'uovo.
Impastare velocemente e mettere in frigo per una mezzoretta, coperta con la pellicola.
Per la crema, sbattere i tuorli con lo zucchero e quando saranno diventati belli spumosi, aggiungere la farina, versare il latte bollente e i semini di una bacca di vaniglia.
Mettere sul fuoco girando continuamente fino a che non si sarà addensata.
Far raffreddare coperta con la pellicola a pelle.
Stendere la frolla ad uno spessore di 5 mm e foderare degli stampini ovali (io , da veneta, gli stampini ovali lisci non li ho; provvederò al mio prossimo viaggio in Puglia...), riempirli con abbondante crema pasticcera, ricoprirli con dell'altra pasta frolla, sigillarli bene. spennellarli con l'albume e forare il centro con uno stuzzicadente.
Infornare a 180° per 20 minuti circa.
Sformare e rimettere ancora per qualche minuto nel forno per cucinare meglio la base.

Con questa ricetta partecipo al contest:

per la sezione Puglia

domenica 14 marzo 2010

Una giornata con Pippi Calzelunghe


Ecco sono qui, Pippi Calzelunghe così mi chiamo,
credo proprio che una come me non si è vista mai...


Quante volte l'abbiamo cantata da bambine e quante volte l'abbiamo sentita cantare alle nostre figlie?
A me piaceva, ma mi lasciava sempre un velo di tristezza il fatto che non avesse la mamma, forse perchè io, ancora adesso, senza la mia sarei persa e forse perchè avevo due cuginette che erano rimaste orfane della loro rispettivamente all'età di quattro anni e mezzo l'una e otto mesi l'altra.
Ma lasciamo perderere le malinconie...

...Tutto il giorno sto con una scimmietta e un cavallo bianco
ed un topo che tutto il mio formaggio si vuol mangiar...


...e veniamo alla giornata di domenica 7 marzo trascorsa nel fantastico scenario della "casetta delle pesche" di Carola, perfetta padrona di casa, che ci ha messo a disposizione "la cucina dei miei sogni" (ma credo lo sia di tutte), dove si è svolta la lezione di cucina svedese tenuta da Elisabetta, autrice del libro "PIPPI CALZELUNGHE piccola grande cuoca " da cui sono state tratte le ricette preparate.

;)

Si inizia con una presentazione degli usi, costumi e della cucina da parte dell'italo-svedese Barbara, tornata a Mestre da qualche anno dopo una permanenza ventennale nel paese materno.
Si continua con un buon pranzetto, condito da chiacchiere e sane risate.

...Pippi, Pippi, Pippi un nome che fa un po' ridere,
ma voi riderete per quello che farò....


Oltre ad Elisabetta, ho avuto il piacere di reincontrare Graziella, alias comare Grà; di conoscere Terry, l'altra comare; Patricia;
Gloria, che ci ha aiutate a creare dei bellissimi bracciali partendo da quadrati di lana filata ed altre amiche con cui spero di trascorrere un'altra giornata all'insegna del buon cibo e dell'ottima compagnia.
Per quanto riguarda il servizio fotografico dettagliato vi rimando a Terry perchè il suo reportage non ha nulla da invidiare ai fotografi professionisti.

A la santé!



...Pippi, Pippi, Pippi
Pippi, Pippi, Pippi,
Pippi, Pippi, Pippiii yeah!

lunedì 8 marzo 2010

Una "Mimosetta" a tutte le donne

Eravamo 12 donne ieri a tavola nella "Casetta delle pesche" di Carola per "Una giornata con Pippi" (di cui parlerò nel mio prossimo post), quindi quale miglior occasione per festeggiare questa giornata ricca di significato se non offrendo una "Mimosetta" a queste splendide amiche?
Sono felice che il mio "bouquet" sia stato apprezzato da tutte.




Ingredienti per il Pan di Spagna:
150 g di farina
150 g di zucchero
6 uova
la rapatura di un limone
un pizzico di sale
una noce di burro e qualche cucchiaio di farina


Ingredienti per la crema di farcitura:
500 g di latte intero
4 tuorli
50 g di farina
100 g di zucchero
1 bacca di vaniglia
un pizzico di sale
50 g di cioccolato gianduja
2 cucchiai di panna montata


Ingredienti per la bagna:
300 g di acqua
300 g di zucchero
6 cucchiai di maraschino




Preparazione:
Montare le uova con lo zucchero e la rapatura del limone fino a che il composto non "scriva".
Unire la farina setacciata ed il sale mescolando molto delicatamente dal basso verso l'alto perchè il composto non smonti.
Imburrare ed infarinare uno stampo rettangolare 32x23 (molto più grande di quello per fare un P.d.S. da torta perchè, essendo delle mono porzioni, la base deve venire più bassa), trasferire il composto, livellarlo bene e metterlo nel forno preriscaldato a 180° per circa una mezzoretta.
Sformare e far raffreddare completamente su una gratella.

Mentre il P.d.S. si sta cucinando, preparare la crema pasticciera montando molto bene i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare una spuma chiara.
Aggiumgere la farina setacciata, il sale e il latte bollito.
Rimettere tutto sul fuoco ed aggiungere i semini della vaniglia.
Riportare a bollore e, appena la crema comincia a rapprendersi, spegnere il fuoco. Trasferirla in un recipiente largo (per farla raffreddare più rapidmente) e coprirla a pelle con la pellicola.
A completo raffreddamente alleggerirla con la panna motata ed aggiungere il cioccolato ridotto a scaglie.

Per la bagna portare a bollore l'acqua con lo zucchero e spegnere dopo un paio di minuti.
Lasciar raffreddare ed aggiungere il maraschino.

Per la composizione delle "Mimosette" rifilare i bordi e le due superfici del P.d.S., sbriciolare il tutto, spruzzare con un po' di bagna e farla assorbire bene mescolando.
Con un coppapasta del diametro di 7 cm ricavare le porzioni, considerando che si deve tener da parte il P.d.S. da sbriciolare alla fine sopra il dolce.
Tagliare ogni pezzo a metà, spennellare le due parti interne con la bagna, spalmare uno strato di crema pasticciera e collocare al centro un cucchiaino colmo di briciole imbevute.
Coprire con l'altra metà formando una cupoletta.
Spennellare la superficie con dell'altra bagna, un velo di crema pasticciera e
sbriciolare il P.d.S. messo da parte, sulla superficie.
Mettere le "Mimosette" in un pirottino di carta largo.


domenica 28 febbraio 2010

Un cuore tutto di cioccolato

Doveva essere la torta per il giorno di San Valentino, ma il calendario ha voluto che quest'anno cadesse proprio nel pieno del Carnevale ed io non potevo rinchiudermi a casa e perdere tutti i festeggiamenti.
Adoro girare "carnevalando" per Venezia!

E' una torta semplice all'esterno, ma racchiude una nota particolare all'interno di una delicatezza infinita....











Ingredienti per la base:
280 g di uova
200 g di cioccolato fondente al 55%
180 g di zucchero
80 g di burro
40 g di farina
40 g di fecola
1 bustina di lievito
un pizzico di sale


Ingredienti per la crema di cioccolato al peperoncino:
500 g di latte intero
80 g di zucchero
50 g di cioccolato fondente al 55%
60 g di farina
due pizzichi di peperoncino in polvere
un pizzico di sale
2 cucchiai di panna montata


Ingredienti per la copertura di cioccolato plastico:
200 g di cioccolato bianco
30 g di sciroppo 30° Bé*
60 g di glucosio
colore alimentare in polvere rosso









Preparazione:
Sciogliere il cioccolato tritato a bagnomaria con 40 g di burro.
Aggiungere il rimanente burro.
Montare molto bene le uova con lo zucchero.
Setacciare la farina con la fecola, il lievito ed il sale.
Aggiungere alle uova.
Unire anche il cioccolato mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per non smontare il composto.
Versare in un uno stampo a cerniera imburrato ed infarinato a forma di cuore.
Passare in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti.
Lasciar raffreddare completamente.


Mentre la base è in forno, preparare la crema.
Tagliare a piccole scaglie il cioccolato.
Mescolare la farina, lo zucchero ed il sale ed aggiungerli al latte, fuori dal fuoco.
Rimettere sul fuoco finchè la crema non sia ben rappresa.
Spegnere, aggiungere le scaglie di cioccolato e mescolare finchè non si sciolgano del tutto.
Aggiungere il peperoncino e regolarsi a proprio gusto senza però esagerare: appena in bocca si deve sentire il gusto del cioccolato, ma deve lasciare un gradevole piccantino del peperoncino.
Trasferire il composto in un recipiente, coprire a pelle con la pellicola e mettere in frigo tutta la notte.
Il giorno dopo passare la crema nel frullatore per fluidificarla ed alleggerirla con la panna montata.


Con anticipo preparare il cioccolato plastico e tenerlo a riposare in frigo.
Sciogliere a bagnomaria (o nel microonde) il cioccolato bianco a scaglie.
Aggiungere lo sciroppo di zucchero e il glucosio.
Mescolare fino a completo raffreddamento.
Aggiungere il colore in polvere ed amalgamarlo bene.
Avvolgere il cioccolato nella pellicola e tenerlo in frigo fino all'utilizzo.











Composizione della torta.
Tagliare la base a metà e farcirla con la crema di cioccolato al peperoncino.
Infarinare bene il piano da lavoro con dello zucchero a velo e tirare in una sfoglia sottile il cioccolato plastico.
Rivestire il cuore facendo aderire la copertura alla superficie della torta con una pennellata di marmellata sciolta sul fuoco.


*Lo sciroppo a 30°Bé è uno sciroppo con maggior quantitativo di zucchero rispetto all'acqua.
La proporzione è: 100 g di acqua e 135 g di zucchero. Portare a ebollizione e spegnere.
Per ottenere la dose di sciroppo per questa ricetta, si utilizzano 50 g di acqua e 65 g di zucchero (in questo modo si ottengono 80 g di sciroppo)




Con questa ricetta partecipo al contest:



martedì 23 febbraio 2010

Biscotti con farina di riso

Quando ritornerò in piena attività col mio blog?
Spero presto!
Ma se il tempo non si stabilisce sul bello, i muratori quando finiranno l'intonaco e toglieranno l'impalcatura che circonda il mio palazzo da fine agosto?
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh. Non ce la faccio più!
Mi sento prigioniera in un bunker avvolto da una fitta rete protettiva, da cui non si riesce neanche a vedere il cielo.
Mi manca l'aria, mi manca la luce del giorno (ammazza, ragazzi, che bollette salate le ultime!!), non riesco neanche a fotografare decentemente e di conseguenza mi passa completamente la voglia di postare le mie preparazioni.
Ma questi biscottini, no che non voglio farveli perdere perchè sono buonissimi.
Li gradite per accompagnarli al the?





Ingredienti:
150 g di farina di riso
200 g di farina 00
150 g di zucchero a velo
100 g di burro a pomata
100 g di latte
1 uovo
1 bustina di lievito per dolci
zucchero di canna per la superficie
un pizzico di sale





Preparazione:
Lavorare il burro con lo zucchero a velo fino ad ottenere una crema.
Aggiungere l'uovo e mescolare bene il tutto.
Setacciare le farine con il lievito ed il sale ed unirle mescolando delicatamente fino a che gli ingredienti non sono ben amalgamati.
A questo punto aggiungere il latte a filo e lavorare fino a che si ottiene un impasto morbido ed omogeneo.
Metterlo in una sac à poche con la bocchetta liscia e distribuire sulla leccarda coperta da carta forno, dei mucchietti di impasto distanziati tra di loro.
Spargere dello zucchero di canna sulla superficie ed appiattirli con il palmo della mano bagnata.
Infornare in forno preriscaldato a 180° per 20-25 minuti e raffreddarli su una gratella.

Appena sfornati hanno la parte sotto un po' morbida, raffreddandosi diviene, però, bella croccante.


domenica 7 febbraio 2010

Simil sfogliatelle frolle per festeggiare il primo Blogversario e 200 lettori




Chi l'avrebbe detto un anno fa?
L'idea di avere uno spazio tutto mio, dove potermi sbizzarrire, mi frullava da un po' per la testa, ma non avevo il coraggio di osare.
Chi sapeva come smanettare col pc per creare qualcosa che potesse richiamare l'attenzione degli altri?
Chi mi conosceva?
Chi sarebbe passato a leggere le mie ricette?
Finchè un giorno la mia amica marsettina, che aveva aperto il suo blog da qualche settimana, parlando al telefono, con le sue parole di incoraggiamento, mi ha dato l'imput per cominciare questa fantastica avventura che mi sta facendo conoscere tante persone meravigliose, blogger e professionisti, e mi sta dando, inoltre, delle belle soddisfazioni.
Mi ricordo che all'inizio controllavo ripetutamente se era passato qualcuno a commentare e non vi dico la delusione quando non trovavo nulla o solo i commenti delle mie care amiche.
Ma la lungimirante Scarabocchio, con i suoi insegnamenti e le dritte, ha sempre avuto fiducia in me ed era sicura che il mio blog avrebbe spiccato il volo.
Ti ricordi, Anna che dopo una decina di giorni ero felice perchè avevo undici lettori? (di cui 9 saranno state sicuramente amiche...aahhhhaah) Cavoli, Anna, ti rendo conto? Sono a quota 200 e sono stra-fe-li-ce!!!
Ho partecipato a raccolte, a contest, addirittura al primo ho persino vinto, ed ora voglio continuare ad ampliare le mie conoscenze nel campo di quest'arte meravigliosa quale è la cucina.

Come meglio festeggiare il mio primo blogversario se non con questo dolcetto meraviglioso?
Sì, lo so, oggi col volo della Colombina si è aperto ufficialmente il Carnevale di Venezia ed io avrei dovuto postare qualcosa adatto al periodo, ma l'impasto usato per le sfogliatelle è lo stesso della ricetta da cui ho iniziato..... :))



Ingredienti per una ventina di pezzi (a me ne sono venuti 22)

Pasta frolla come da questa ricetta aggiungendo la buccia grattugiata di un'arancia al posto dell'aroma (che io, tra l'altro non uso più) e solo 2 cucchiaini di lievito
150 g di ricotta
150 g di semolino
100 g di zucchero
1 uovo
la buccia gratuggiata di un'arancia e di un limone
1 pizzico di sale
550 g di acqua
1 uovo per spennellare
zucchero a velo per spolverizzare

Preparazione:
preparare la pasta frolla mescolando rapidamente tutti gli ingredienti, formare una palla e metterla in frigo per 30 minuti coperta da pellicola.
Setacciare la ricotta con lo zucchero, aggiungere le bucce grattugiate e mettere a riposare in frigo.
Portare a ebollizione l'acqua con un po' di sale, versare il semolino a pioggia e cuocere secondo le indicazioni e farlo raffreddare completamente.
Aggiungere l'uovo al composto di ricotta ed il semolino.
Con un coppapasta formare dei dischi di frolla, mettere in metà di essi il ripieno, sovrapporre gli altri dischi e chiudere bene.
Spennellare con l'uovo sbattuto e cuocere a 180° fino a leggera doratura.
Appena raffreddati, spolverizzari di zucchero a velo.

venerdì 29 gennaio 2010

Pane Pugliese a fermentazione naturale



L'ho già detto, ma lo ripeterò all'infinito: che soddisfazione preparare il pane e che piacevole sentire il profumino che gira per tutta la casa!
A volte mi incanto a guardarlo mentre lievita nel forno durante la cottura.
E come mi sento gratificata quando mi chiedono: "L'hai fatto tu o l'hai comprato in panificio?" Bello!

Anche questa è una ricetta presa dall'ultimo libro delle sorelle Simili che prevede l'uso della pasta madre, solo che ho tenuto erroneamente in considerazione le spiegazioni del "Pane Pugliese di grano duro tipo Altamura" e non quelle del "Pane Pugliese", per cui la preparazione non sarà quella esatta, bensì quella che ho eseguito io.

Ingredienti per il primo impasto:
100 g di lievito madre
50 g di acqua
30 g di farina 0

Impastare il tutto e far riposare per 6 ore e mezzo.



Ingredienti per il secondo impasto:
500 g di farina 0
380 g di acqua
10 g di sale



Preparazione:
In una ciotola mettete la farina e formare la fontana.
Ponete al centro l'impasto precedente (che è il rinfresco del lievito madre) spezzettato; versate l'acqua, unite il sale e lavorate e amalgamate bene. Se l'impasto vi sembra troppo sodo per lavorarlo nella ciotola, rovesciatelo sul tavolo e continuate a lavorare e battere. Rimettetelo nella ciotola e fatelo lievitare per 3ore e mezzo.
(Qui comincia l'inghippo)
Rovesciate l'impasto sul tavolo un poco infarinato, lavorate brevemente e dividete a metà, quindi fate prima due filoni e poi due palle.
Queste sono le preforme.
Coprite e fate lievitare per un'oretta.
Arrotondate di nuovo le due palle senza lavorarle, ma premendole per eliminare una parte dei gas che cominciano a formarsi, per dare più forza all'impasto.
Disponete nelle teglie, copritele e lievitate ancora fino al raddoppio.
Cuocete a 210° per 20 minuti poi abbassate a 190° per altri 20-30 minuti.
A circa metà cottura è meglio togliere i pani dalle teglie e metterli sulle reti così il suolo si cuocerà perfettamente.

venerdì 15 gennaio 2010

Plumcake alla panna


Un dolce semplice per una colazione salutare.
L'idea mi è venuta per riciclare della panna e uno yogurt in scadenza e devo dire che il risultato ottenuto è stato quello di un dolce sofficissimo e molto profumato.

Ingredienti:
300 g di farina
180 g di zucchero di canna
200 g di panna fresca
100 g di yogurt bianco dolce
2 uova
1 bustina di lievito
la rapatura di un limone non trattato
un pizzico di sale
zucchero a velo per spolverizzare

Preparazione:
Sbattere le uova con lo zucchero e la buccia del limone e montare bene con la frusta.
Aggiungere la panna a filo e poi lo yogurt.
mescolare bene ed unire la farina setacciata con il lievito e poi il sale.
Imburrare uno stampo da plumcake, far aderire la carta forno e versare il composto livellandolo cn unaspatola.
Far cuocere in forno a 180° per 50 minuti circa.
A cottura ultimata far raffreddare su una gratella.
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