lunedì 15 marzo 2010

Pasticciotti leccesi

Il pasticciotto nasce nel 1745 a Galatina dalla tipica bottega pasticciera della famiglia Ascalone, durante le festività di San Paolo, guaritore delle tarantate. Nicola Ascalone si arrovella per inventare una novità che possa risollevare la critica situazione economica della bottega e tra una torta e un dolce si ritrova un impasto e un po' di crema che non sono sufficienti per cuocere un'altra torta. Decide allora di utilizzare questi resti ponendoli in un piccolo recipiente di rame facendone una piccolissima torta di crema che lui stesso definisce un pasticcio, ma lo mette ugualmente nel forno e regala ancora caldo il pasticcio a un passante. I complimenti e le lodi si sprecano. Il pasticcio è veramente ottimo e l'uomo ne vuole qualcuno da portare in famiglia. Nasce così il pasticciotto de Lu Scalone. Il successo è immediato e la voce si sparge in provincia. Sono passati 260 anni, il pasticciotto è ormai un dolce tipico del Salento. La città di Lecce lo ha riconosciuto come dolce tipico leccese.







Ingredienti per la frolla:
200 g di farina
100 g di zucchero semolato
75 g di strutto
25 g di burro
1 uovo
1 pizzico di sale
1 pizzico di bicarbonato per dolci

Ingredienti per la crema:
500 g di latte
3 tuorli
50 g di farina
120 g di zucchero
semi di vaniglia

albume per spennellare
(Con queste dosi vengono una decina di pezzi)





Preparazione:
Preparare la frolla, impastando prima la farina con lo strutto ed il burro, aggiungere lo zucchero, il pizzico di sale e l'uovo.
Impastare velocemente e mettere in frigo per una mezzoretta, coperta con la pellicola.
Per la crema, sbattere i tuorli con lo zucchero e quando saranno diventati belli spumosi, aggiungere la farina, versare il latte bollente e i semini di una bacca di vaniglia.
Mettere sul fuoco girando continuamente fino a che non si sarà addensata.
Far raffreddare coperta con la pellicola a pelle.
Stendere la frolla ad uno spessore di 5 mm e foderare degli stampini ovali (io , da veneta, gli stampini ovali lisci non li ho; provvederò al mio prossimo viaggio in Puglia...), riempirli con abbondante crema pasticcera, ricoprirli con dell'altra pasta frolla, sigillarli bene. spennellarli con l'albume e forare il centro con uno stuzzicadente.
Infornare a 180° per 20 minuti circa.
Sformare e rimettere ancora per qualche minuto nel forno per cucinare meglio la base.

Con questa ricetta partecipo al contest:

per la sezione Puglia

domenica 14 marzo 2010

Una giornata con Pippi Calzelunghe


Ecco sono qui, Pippi Calzelunghe così mi chiamo,
credo proprio che una come me non si è vista mai...


Quante volte l'abbiamo cantata da bambine e quante volte l'abbiamo sentita cantare alle nostre figlie?
A me piaceva, ma mi lasciava sempre un velo di tristezza il fatto che non avesse la mamma, forse perchè io, ancora adesso, senza la mia sarei persa e forse perchè avevo due cuginette che erano rimaste orfane della loro rispettivamente all'età di quattro anni e mezzo l'una e otto mesi l'altra.
Ma lasciamo perderere le malinconie...

...Tutto il giorno sto con una scimmietta e un cavallo bianco
ed un topo che tutto il mio formaggio si vuol mangiar...


...e veniamo alla giornata di domenica 7 marzo trascorsa nel fantastico scenario della "casetta delle pesche" di Carola, perfetta padrona di casa, che ci ha messo a disposizione "la cucina dei miei sogni" (ma credo lo sia di tutte), dove si è svolta la lezione di cucina svedese tenuta da Elisabetta, autrice del libro "PIPPI CALZELUNGHE piccola grande cuoca " da cui sono state tratte le ricette preparate.

;)

Si inizia con una presentazione degli usi, costumi e della cucina da parte dell'italo-svedese Barbara, tornata a Mestre da qualche anno dopo una permanenza ventennale nel paese materno.
Si continua con un buon pranzetto, condito da chiacchiere e sane risate.

...Pippi, Pippi, Pippi un nome che fa un po' ridere,
ma voi riderete per quello che farò....


Oltre ad Elisabetta, ho avuto il piacere di reincontrare Graziella, alias comare Grà; di conoscere Terry, l'altra comare; Patricia;
Gloria, che ci ha aiutate a creare dei bellissimi bracciali partendo da quadrati di lana filata ed altre amiche con cui spero di trascorrere un'altra giornata all'insegna del buon cibo e dell'ottima compagnia.
Per quanto riguarda il servizio fotografico dettagliato vi rimando a Terry perchè il suo reportage non ha nulla da invidiare ai fotografi professionisti.

A la santé!



...Pippi, Pippi, Pippi
Pippi, Pippi, Pippi,
Pippi, Pippi, Pippiii yeah!

lunedì 8 marzo 2010

Una "Mimosetta" a tutte le donne

Eravamo 12 donne ieri a tavola nella "Casetta delle pesche" di Carola per "Una giornata con Pippi" (di cui parlerò nel mio prossimo post), quindi quale miglior occasione per festeggiare questa giornata ricca di significato se non offrendo una "Mimosetta" a queste splendide amiche?
Sono felice che il mio "bouquet" sia stato apprezzato da tutte.




Ingredienti per il Pan di Spagna:
150 g di farina
150 g di zucchero
6 uova
la rapatura di un limone
un pizzico di sale
una noce di burro e qualche cucchiaio di farina


Ingredienti per la crema di farcitura:
500 g di latte intero
4 tuorli
50 g di farina
100 g di zucchero
1 bacca di vaniglia
un pizzico di sale
50 g di cioccolato gianduja
2 cucchiai di panna montata


Ingredienti per la bagna:
300 g di acqua
300 g di zucchero
6 cucchiai di maraschino




Preparazione:
Montare le uova con lo zucchero e la rapatura del limone fino a che il composto non "scriva".
Unire la farina setacciata ed il sale mescolando molto delicatamente dal basso verso l'alto perchè il composto non smonti.
Imburrare ed infarinare uno stampo rettangolare 32x23 (molto più grande di quello per fare un P.d.S. da torta perchè, essendo delle mono porzioni, la base deve venire più bassa), trasferire il composto, livellarlo bene e metterlo nel forno preriscaldato a 180° per circa una mezzoretta.
Sformare e far raffreddare completamente su una gratella.

Mentre il P.d.S. si sta cucinando, preparare la crema pasticciera montando molto bene i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare una spuma chiara.
Aggiumgere la farina setacciata, il sale e il latte bollito.
Rimettere tutto sul fuoco ed aggiungere i semini della vaniglia.
Riportare a bollore e, appena la crema comincia a rapprendersi, spegnere il fuoco. Trasferirla in un recipiente largo (per farla raffreddare più rapidmente) e coprirla a pelle con la pellicola.
A completo raffreddamente alleggerirla con la panna motata ed aggiungere il cioccolato ridotto a scaglie.

Per la bagna portare a bollore l'acqua con lo zucchero e spegnere dopo un paio di minuti.
Lasciar raffreddare ed aggiungere il maraschino.

Per la composizione delle "Mimosette" rifilare i bordi e le due superfici del P.d.S., sbriciolare il tutto, spruzzare con un po' di bagna e farla assorbire bene mescolando.
Con un coppapasta del diametro di 7 cm ricavare le porzioni, considerando che si deve tener da parte il P.d.S. da sbriciolare alla fine sopra il dolce.
Tagliare ogni pezzo a metà, spennellare le due parti interne con la bagna, spalmare uno strato di crema pasticciera e collocare al centro un cucchiaino colmo di briciole imbevute.
Coprire con l'altra metà formando una cupoletta.
Spennellare la superficie con dell'altra bagna, un velo di crema pasticciera e
sbriciolare il P.d.S. messo da parte, sulla superficie.
Mettere le "Mimosette" in un pirottino di carta largo.


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