lunedì 18 luglio 2011

Caprese rivisitata

Con questa ricetta vi saluto e vi auguro buone vacanze. Io, a minuti, parto per la Puglia, dove stasera dormirò in un trullo nella Selva di Fasano e da dove, domani, mi imbarcherò destinazione Grecia: Lefkada.
Ci vediamo quando tornoooooooooo!!!!!!!


E' un piatto molto semplice, che lascia in bocca un sapore di estate, mare, caldo e tanto sole.
Insomma: vacanze. 
Adoro!







Ingredienti a persona:
2 frise pugliesi
250 gr di pomodorini
120 gr di mozzarella
1 cucchiaio di olio
sale e pepe
qualche foglia di basilico







Preparazione:
Mondare e tagliare in quattro i pomodorini, unire la mozzarella a pezzettoni grossolani e le frese spezzettate con le mani.
Salare, pepare, aggiungere il basilico e mescolare il tutto con un cucchiaio di olio extravergine.
Lasciare riposare un paio d'ore per insaporire prima di gustarla. Buon appetito!




Con questa ricetta partecipo al contest






Questa ricetta rappresenta il mese di luglio nel calendario di Cookingshop

martedì 12 luglio 2011

Insalata di farro con verdure grigliate e profumate al basilico

Estate. Voglia di piatti freschi, di insalatone, paste fredde e insalate di riso, orzo, farro, o grano. In pratica: largo spazio alla fantasia!
Sono piatti che io adoro perchè si adattano a qualsiasi tipo di condimento. 
Non ce n'è uno in particolare, però quello con verdure grigliate e profumate al basilico, è quello che più mi fa sentire il sapore della stagione che per me è la più bella dell'anno.
C'è stato un periodo, quanche anno fa, in cui mi sono accorta di essere intollerante, oltre al glutine, alle solanacee, quindi: pomodori, patate, peperoni, melanzane ecc.
Che sfortuna, io che le adoro! 

Pazienza! Qualche mese di pesantissima astinenza e, un po' alla volta, ho iniziato a reintrodurle nella mia dieta, ma le melanzane, ahimè, proprio no, non ho più potuto neanche sentirne l'odore.
Le uniche che non mi danno nessun fastidio, anche se non ne posso abusare, sono quelle nostrane, coltivate nelle isole di Sant'Erasmo o delle Vignole e al Cavallino, nel litorale di Jesolo. Chi conosce questi posti sa di cosa sto parlando. Si tratta di una melanzana a forma allungata e molto stretta, ma di dimensioni molto più piccole rispetto a quelle normali, una sorta di mignon, insomma!
Proprio in questi giorni, vicino casa, ha aperto un fruttivendolo dal quale si trovano solo prodotti delle  nostre "campagne", tra cui queste meravigliose melanzane.
Al ritorno dal mare, giovedì sera sono andata a rifornirmi da lui e venerdì ho preparato questa bontà che ho portato per il pranzo al mare, mio e di mia figlia.






Ingredienti per due persone:
160 g di farro
1/2 peperone giallo grigliato e spellato
3 zucchine piccole
3 melanzane nostrane (piccole)
10 pomodorini
qualche foglia di basilico
olio extravergine 
sale 
pepe








Preparazione:
Tagliare separatamente le verdure a dadini o a rotelline, se possibile; grigliarle un tipo per volta e tenerle separate. 
Tagliare a cubetti anche il peperone grigliato e spellato.
Nel frattempo, in una padella, scaldare l'olio, aggiungere i pomodorini, precedentemente sbollentati e spellati, tagliati in quattro e saltarli per pochi minuti. Spegnere e lasciar raffreddare.
A questo punto, unire le verdure grigliate, spezzettare il basilico, salare, pepare, mescolare bene e mettere da parte a riposare. 
Lessare il farro in abbondante acqua salata. Una volta passato, versarvi un po' di olio, stenderlo bene su un vassoio e lasciarlo raffreddare mescolandolo di tanto in tanto. 
Aggiungerlo quindi al condimento.








Con questa ricetta partecipo al contest:



venerdì 8 luglio 2011

Super Ciambellone ricoperto da Super Glassa a specchio al Cointreau: il mio!




Tutto ha avuto inizio da cinque arance.
Succose, certo! Ma già da un po' giacevano inosservate nella fruttiera e nessuno si curava più di loro.


"Cosa ne faccio? Una bella spremuta..no, è troppo logico!
Per prima cosa devo grattugiare le bucce per il dolce della colazione di domani... 
Sì...ma...quale? Non il solito dolce! Cosa mi posso inventare? Voglio qualcosa di semplice e particolare allo stesso momento, un bigusto i cui sapori, seppur intersecati tra di loro, possano essere distinti e ben riconoscibili dalle nostre papille gustative.
Uhm.....Cioccolato e arancia? Vai con la spremuta, ora sì che non è logico!!!"


Ho tutto chiaro in testa e già ben definito in bocca il gusto che avrà.
Apro il cassettone delle "meraviglie", so già che non mi manca niente, ma controllo lo stesso. 
Di una cosa sono sicura: ho terminato le gocce di cioccolato, mannaggia! 
Nessun problema, subito a coltello riduco in scaglie una tavoletta di cioccolato fondente. 


"Farina, fecola e cacao amaro ci sono; la buccia d'arancia anche, ma guardale là...le gocce di cioccolato. Evvaiii!! 
E ora che faccio di tutte quelle scaglie? 
Beh, panna ne ho, glucosio anche, la granella di zucchero non manca mai, mettiamoci del Cointreau e creiamogli anche una bella glassa lucida. Aggiudicato!"


Mi metto al lavoro col mio Ken, iniziamo a montare uova e zucchero, aggiungiamo via via tutti gli ingredienti...il composto inizia a prender forma e gusto, soprattutto! 
Inforno. Dopo un po', un profumo inebriante invade tutta la casa e se ne esce dalle finestre.
Ma che Super Ciambellone ho preparato?? 
E con che Super Glassa l'ho ricoperto?







Ingredienti:
300 g di farina
130 g di fecola
 70 g di cacao amaro
4 uova
300 g di zucchero
215 g di spremuta d'arancia
200 g di olio di mais
la rapatura delle arance usate per il succo
40 g di gocce di cioccolato
un pizzico di sale
1 bustina di lievito per torte salate

Per la glassa a specchio al Cointreau
Ingredienti:
140 cioccolato fondente
90 ml panna liquida
15 g glucosio
2 g colla di pesce
55 ml Cointreau







Preparazione:
Per prima cosa mettere nel freezer le gocce di cioccolato, imburrare ed infarinate lo stampo e metterlo in frigorifero.
Montare le uova con lo zucchero come se fosse un pan di spagna.
Aggiungere a filo l'olio mescolando finchè non sia tutto ben amalgamato. Fare la stessa cosa col succo d'arancia.
Setacciare insieme farina, fecola e cacao, aggiungere il sale, la rapatura delle arance ed unire un po' alla volta al composto di uova montate.
Unire le gocce di cioccolato all'impasto ed il lievito setacciato. Mescolare bene il tutto. Trasferire il composto delicatamente nello stampo ed infornare nel forno caldo a 200°. Abbassare la temperatura a 175° e cuocere per 45 minuti o comunque fino a cottura, controllando con lo stecchino.










Preparazione della glassa:
Prima di tutto tritate finemente il cioccolato, poi bollire il liquore, la panna e il glucosio. Versarla sul cioccolato mescolando velocemente fino a farlo sciogliere completamente facendo attenzione a non lasciare grumi. 
Sciogliere la colla di pesce precedentemente ammollata nell'acqua fredda.
Amalgamare bene e frullare col minipimer per lucidare. 
Far intiepidire prima di versarla sulla torta.
Spargere sulla superficie una bella manciata di granella di zucchero.


N.B. La glassa che avanza può essere congelata e riutilizzata successivamente.







Con questa ricetta partecipo al contest:





martedì 5 luglio 2011

Burano, non solo merletto, anche.....bussolà!





Burano, con le sue case multicolori e il suo campanile storto, i merletti e i pescatori.
Testimonianza di vita d'altri tempi, quando gli antichi veneziani trascorrevano le loro giornate tra i canali, la laguna, la pesca e le barche e quando le nonne, in campiello, creavano col tombolo dei merletti unici nel loro genere.







A Burano sembra che il tempo si sia fermato: sarà per i colori delle case, sarà perchè le vecchiette ricamano ancora chiacchierando sedute in cerchio fuori dall'uscio, sarà per l'ottimo pesce fresco e ben preparato che si può gustare ancora, oppure per l'aria magica che si respira, ma ci si sente proprio in un'altra dimensione!










Un altro motivo per il quale quest'incantevole isola della nostra laguna è conosciuta, è il suo bussolà
A Venezia è salato, una specie di grissino friabile chiuso a cerchio che si usa come stuzzichino; a Burano, invece, è dolce, composto da una pasta ricca di uova e burro con una consistenza dura e pesante, ma di un buono pazzesco.
La tradizione vuole il bussolà come dolce pasquale accuratamente preparato nelle case e portato a cucinare dai fornai. Riposto poi nelle credenze e negli armadi, profumava la casa e la biancheria.
Ora viene prodotto tutto il periodo dell'anno e, assieme ai merletti, è diventato il simbolo dell'isola.
Allo stesso impasto si può dare la forma di esse, se ne ricava un dolcetto comodo da "mogiar" (ammollare nel senso di pucciare) nel vin santo o nello zibibbo: è il dessert che viene servito a fine pasto nei ristoranti locali.





Ingredienti:
1 Kg di farina 0 
350 g di burro
600 g di zucchero
11 tuorli
1 uovo
la scorza grattugiata di un limone
i semini di una bacca di vaniglia
un pizzico di sale


Preparazione:
Mettere la farina sulla spianatoia, formare un buco in centro ed aggiungere il burro ammorbidito a temperatura ambiente.

Sbattere leggermente i tuorli e l'uovo con lo zucchero, unire alla farina assieme al resto degli ingredienti.
Impastare velocemente e mettere a riposo in frigo per parecchie ore coperto con la pellicola.
Trascorso il tempo, accendere il forno a 200°, prendere l'impasto dal frigo, tagliarne tanti pezzi del peso di 100 g l'uno, formare dei cilindri di 30 cm di lunghezza ed unire le due estremità.
Per le esse, formare dei bastoncini lunghi 15 cm e grossi quanto un dito, dando la forma come nella foto sopra.
Sistemare i bussolà o le esse sulla leccarda coperta di carta forno ed infornare a 200° per 15 minuti; abbassare poi la temperatura del forno a 150° e tenere per altri 10 minuti.
Sfornare anche se sono un po' soffici, induriscono raffreddandosi. Per controllare la cottura guardare il fondo delle esse che deve essere sempre bello dorato e mai tanto scuro.




Con questa ricetta partecipo al contest di Imma:

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