mercoledì 30 novembre 2011

Spaghetti con salmone flambè alla vodka

Ogni promessa è un debito, ed io avevo dato la mia parola a MonnyB che avrei postato la mia ricetta per onorare il suo contest.
Eccomi qua nonostante il lutto che ci ha colpiti: ieri mattina è venuta a mancare mia suocera. Sì lo so, il prossimo 9 dicembre avrebbe compiuto 92 anni, ma le persone a cui vogliamo bene non hanno età e ci lasciano un vuoto incolmabile anche se porteremo sempre nel nostro cuore la ricchezza dell'amore che ci hanno dato.
Ciao nonna Bruna, ora abbiamo un altro angelo che ci protegge da lassù!

Questa ricetta non è stata fatta di proposito, era nel mio archivio, mi era servita per provare a "flambare" a casa e per vedere il risultato di una salsa senza l'uso della panna. Devo dire che a me è piaciuta molto di più perchè ne è risultato un piatto per il quale lo stomaco non ha strabuzzato gli occhi., e al mio ipotetico ospite straniero piacerebbe molto perchè non è la solita pasta al salmone con la panna, ma una pasta che racchiude in sè i profumi del mare.

Cominciamo col dire che il salmone è il pesce più conosciuto nel mondo e viene mangiato da oltre 2000 anni. La sua forma di conservazione è l'affumicamento e la sua carne dal particolare color rosato, è molto delicata ed apprezzata sia affumicata che al naturale.
Dal punto di vista nutrizionale, è un ottimo alimento ricco di proteine, vitamine, sali minerali e di A.G.E., ossia acidi grassi essenziali del gruppo omega-3, cioè grassi polinsaturi alimentari che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e devono quindi essere introdotti con gli alimenti.
Gli A.G.E. svolgono un importante ruolo biologico perchè sono i precursori delle prostaglandine, molecole capaci di modificare la pressione sanguigna, di impedire l'aggregazione piastrinica, di liberare acidi grassi dal tessuto adiposo e di stimolare la muscolatura liscia. Sono, inoltre, i costituenti di membrana cellulare, regolano il colesterolo nel sangue e l'HDL (colesterolo buono) e ostacolano la deposizione di LDL (colesterolo cattivo) nelle arterie, prevenendo l'aterosclerosi.


"Cuisiner suppose une tête légère, un esprit généreux et un coeur large"






Ingredienti per 4 persone:
300 g di spaghetti Garofalo n.9
300 g di salmone fresco
vodka
fumetto di pesce q.b.
cipolla tritata q.b.
prezzemolo tritato q.b
sale e pepe q.b.
olio extravergine q.b.





Preparazione:
Tagliare a coltello il salmone in pezzi nè troppo grossi nè troppo piccoli.
Mettere a bollire la pasta e toglierla 2 minuti prima che finica la cottura.
Nel frattempo soffriggere nell'olio la cipolla tritata, aggiungere la dadolata di salmone e, saltandola, cuocerla in tutti i lati.
Aggiungere una spruzzata di vodka e flambare.
Quando il liquore sarà evaporato, la fiamma si spegnerà da sola.
Aggiungere un po' di fumetto di pesce e continuare la cottura ancora per un po'.
Regolare di sale.
Aggiungere 2 cucchiai di acqua di cottura della pasta, gli spaghetti ed amalgamare bene. Impiattare, macinare un po' di pepe a mulinello e cospargere con prezzemolo tritato



Con questa ricetta partecipo al contest:


lunedì 21 novembre 2011

Risotto di zucca e castagne ai fiori di rosmarino

Un risotto molto corposo, che racchiude i sapori della mia splendida regione.
Per la varietà del suo paesaggio, il Veneto ha una cucina multiforme: dal mangiare rustico dei contadini e delle genti alpine alle specialità marinare dell'alta costa adriatica.
Ho voluto solo prodotti nostrani per la mia ricetta: 
- zucca Marina di Chioggia;
- marroni di Combai  (Tv);
- formaggio Montasio stagionato delle campagne veneziane;
- riso Vialone nano delle risaie veronesi;
- cipolla di Chioggia
- cartizze
- rosmarino dal mio balcone.... :D
La voglio dedicare a Ornella e Stefano per il loro divertente contest.
Nella scultura di Stefano ho visto tutto ciò che questo piatto rappresenta ed è per questo che ho voluto pubblicare una nuova ricetta, invece di prenderne una dall'archivio; infatti il nome che io do a quest'opera
è: Veneto: giusto equilibrio tra arte, colori e cucina. Dove per arte intendo l'opera nella sua essenza, i colori sono quelli a cui mi porta la maschera, cioè quelli del nostro carnevale, e cucina dato che la castagna e la lumaca sono tra i nostri prodotti più apprezzati


Un'ultima cosa: ho bisogno del vostro sostegno per la gara che avrò mercoledì prossimo. Vi voglio vicini almeno col pensiero. Incrociate le dita per meeeeee. Grazieeee!!!!





Ingredienti per 4 persone:
280 g di riso vialone nano
500 g di polpa di zucca marina di Chioggia
10 castagne belle grosse
100 g di formaggio Montasio stagionato
mezzo bicchiere di vino bianco 
brodo vegetale q.b.
rosmarino e fiori di rosmnarino
una noce di burro
1 spicchio d'aglio
1 noce di burro 
olio extravergine q.b.
mezza cipolla piccola
sale e pepe q.b.




Preparazione:
Tagliare la zucca a pezzi tenendone da parte un po' che verrà tagliata a piccole losanghe. Metterli dentro ad un cartoccio di alluminio e cucinarli in forno a 200° (non ci vorrà molto tempo).
Nel frattempo far bollire le castagne in acqua leggeremente salata per non più di 10 min. Lasciarle raffreddare, sbriciolare la polpa in una ciotola, tenendone quattro di intere.
Tritare la cipolla sottile e soffriggerla un paio di minuti.
Aggiungere il riso e tostarlo.
Quando diventa brillante, sfumarlo col vino bianco e procedere aggiungendo ogni tanto del brodo vegetale o semplicemente acqua bollente.
A metà cottura aggiungere la polpa della zucca, spappolata con una forchetta e ridotta in crema.
In un pentolino portare a bollore un po' d'acqua per sbianchire le losanghette di zucca.
Scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio ed il rosmarino in un padellino, aggiungere prima le castagne intere e, dopo qualche minuto, quelle spezzettate assieme alle losanghette sbianchite. 
Farle saltare per insaporire e toglierle ancora croccanti.
A metà cottura del risotto, aggiungere la zucca e portare a cottura. 
Spegnere il fuoco, unire il misto di castagne e zucca, mantecare con il burro ed il Montasio grattugiato grosso.
Decorare il piatto con la castagna intera, un piccolo rametto di rosmarino, scaglie di formaggio, losanghette di zucca e cospargere di fiorellini.





Con questa ricetta partecipo al contest:


venerdì 11 novembre 2011

Manifestazione enogastronomica "La Scuola Internazionale del Gusto" a Montegrotto Terme 11-18 dicembre 2011


La Scuola Internazionale del Gusto presenta
“La cucina delle terme, la cucina del territorio”

Dal 11 al 18 dicembre ritorna l’originale kermesse che anche quest’anno valorizza, in un gemellaggio ideale, i prodotti tipici delle zone termali di Montegrotto Terme, Grado,
Merano e Cortina con le tradizioni enogastronomiche dei loro territori.

Terra, laguna e montagna, eccezionalmente e squisitamente insieme, sulla stessa tavola.

E’ l’originale “ricetta” con cui ritorna anche quest’anno a Montegrotto Terme (Pd), l’appuntamento con “La Scuola Internazionale del Gusto” dedicata a “La cucina delle terme, la cucina del territorio”: le delicate ricette del benessere delle storiche zone termali di Montegrotto Terme, Grado, Merano e Cortina incontrano i sapori pi_ tipici dei loro territori.

La “Scuola Internazionale del Gusto” Ë un ’iniziativa ideata e voluta dal Comune di Montegrotto Terme, quale laboratorio permanente di ricerca, incontri ed eventi intorno ai prodotti della tradizione enogastronomica italiana. E’ nata con l’intento di essere esperienza e vetrina di questo straordinario patrimonio, promuovere la sua variet‡ e qualit‡, e rendere queste eccellenze motore propulsivo del turismo.

Una settimana con men_ a tema, serate speciali e una grande cena di gala finale.

Dal 11 al 18 dicembre  nei ristoranti “Cencio” e “Da Mario” di Montegrotto Terme gli ospiti potranno apprezzare un men_ a tema, che sar‡ introdotto con una serata speciale e poi riproposto nella cucina del ristorante per l’intera settimana. I men_, realizzati a 4 mani dagli chef locali insieme a quelli del territorio “ospite”,  uniranno i sapori tipici della cucina dei colli alle bont‡ delle valli bellunesi, ai tesori di mare della laguna di Grado e alle saporite tradizioni delle cime altoatesine.
Un matrimonio di prodotti tipici del territorio, ricette e creativit‡ orchestrati da 6 chef della cucina italiana che si incontreranno tutti insieme il 18 dicembre in un’ultima serata di gala finale presso il prestigioso Hotel Miramonti  (Montegrotto Terme).

Sempre presso l’Hotel Miramonti lunedÏ 12 anche un momento esclusivo tutto dedicato ai professionisti e alla stampa del settore: un educational presieduto da Gennaro Esposito, chef del ristorante “Torre del Saracino”  (Vico Equense, Napoli), allievo di Gianfranco Vissani e di Alain Ducasse, giudicato oggi uno dei pi_ talentuosi protagonisti della cucina italiana.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...